Iniziamo la vita con un’inspirazione e la terminiamo con un’espirazione. Anche se l’immagine non è precisa, dato che la nostra vita ha inizio al momento del concepimento, rende sufficientemente chiara la relazione che esiste tra la respirazione e la nostra esistenza.
L’ aria è il latte cosmico, il primo nutrimento che abbiamo. Nel cordone ombelicale l’ essere umano si nutre attraverso l’ossigeno trasportato dal sangue della madre. Con la respirazione siamo in sintonia con l’atmosfera terrestre. Se inibiamo la respirazione ci isoliamo dal mondo in cui esistiamo. Siamo tutti consapevoli che ciò che è in alto è in basso; che non c’è differenza tra il macro e il microcosmo; che il tutto si riflette nella parte; che la struttura molecolare di un cristallo si modifica ed è identica anche nella più piccola scheggia di cristallo. Siamo tutte foglie dello stesso albero e siamo tutti cellule dello stesso corpo: la Terra! Il respiro è..sentire il corpo da dentro, buttiamo fuori e lasciamo andare, entriamo in contatto, in relazione, in connessione , è circolare come il mondo, è possibile con il respiro contattare memorie antiche. Il respiro è ritmo, che batte invisibile al cuore, con il respiro creiamo e distruggiamo, cantiamo e suoniamo, accogliamo l’estasi. La libertà.
Il respiro ci lascia semplicemente essere, subito con il respiro possiamo riportarci a noi stessi, nei momenti di ansia e tensione, è l’incontro tra l’esterno e l’interno
Il respiro fa si che questo legame si mantenga, il venire in contatto con Se Stessi.
Qui risiede la sua importanza: il respiro evita che l’uomo si chiuda, si isoli, renda impenetrabile il limite del proprio Io. Per quanto all’uomo piaccia incapsularsi nel proprio Io, il respiro lo costringe a mantenere il rapporto col non Io. Rendiamoci conto che respiriamo la stessa aria che respira anche il nostro nemico. Il respiro ci rapporta costantemente a tutto. Anche se l’uomo vuole isolarsi, il respiro provvede a far sì che questo non sia possibile. L’aria che respiriamo ci collega tra di noi, che lo vogliamo oppure no. Il respiro ha quindi a che fare col ” contatto ” e con la ” relazione . L’attenzione al respiro ci rende presenti e consapevoli dell’unico tempo che realmente abbiamo a disposizione: il presente e, bloccando l’attività disordinata della mente. Facciamo attenzione alla sensazione del respiro; sentiamo l’aria che entra ed esce dal corpo.
Osserviamo come il torace e l’addome si espandono e si contraggono leggermente con l’inspirazione e l’espirazione. Un respiro consapevole è sufficiente a creare spazio laddove prima c’era un’ininterrotta successione di pensieri. Allo stesso modo, un respiro consapevole è un modo eccellente per portare spazio nella nostra vita. Durante l’inspirazione avviene un moto di espansione, mentre durante l’espirazione tutto si contrae e ritorna allo stato iniziale. Tutto questo riproduce lo stesso movimento dell’Universo. In realtà noi rispecchiamo l’Universo in modo olografico.
Allo stesso modo quando meditiamo contemplando il respiro, ci rivolgiamo a noi stessi ritraendo l’Universo in noi (fase dell’inspirazione), mentre quando ci rivolgiamo all’esterno proiettiamo l’Universo fuori di noi (fase dell’espirazione), espandendo il nostro Sé e dando origine alle manifestazioni nella realtà terrena.
Tecnica di respirazione
Valentina Riente
Valorizzati Rigenerandoti